Categoria: BDSM & Sadomaso8 minuti di lettura

Master e Slave: Ruoli del BDSM a Confronto

Durante una pratica BDSM è molto importante stabilire quali siano i tipi di ruoli da assumere durante tutto il rapporto. Questi ruoli sono ben precisi e vengono stabiliti, sostanzialmente, da entrambe le parti. I ruoli più classici che abbiamo in questo tipo di relazione è quello di  Master e Slave, ovvero, il dominatore che comanda e decide e il sottomesso che obbedisce ai comandi. Ovviamente, le cose non sono così semplici e oggi vi illustriamo meglio come e in che modo si instaura questo tipo di rapporto.

Master e Slave:

Le vere relazioni tra Master e Slave nella comunità BDSM sono molto simili ad un rapporto matrimoniale. Molto spesso, il collare che vediamo utilizzare da questo tipo di coppie, è un simbolo che va a rappresentare la solidità del loro rapporto, un pò come se fosse un anello di matrimonio, appunto. Inoltre, il ruolo da dominatore non deve per forza essere impersonato da un uomo (si utilizza infatti il nome di master per l’uomo e mistress per la donna), così come il ruolo di sottomesso non deve essere impersonato solo dalla donna. Ogni rapporto è a sè stante e ognuno di essi ha le proprie regole.

Anche se queste due parole danno l’impressione che ci debba essere qualcuno che comanda e uno che soffre, le cose non stanno proprio così. Gli o le Slave sono adulti  consenzienti che accettano il loro ruolo di sottomessi e decidono di affidarsi completamente al loro master ma nel farlo stabilisce quali siano i limiti da non superare e il master è costretto a doverli rispettare. Se non si rispetta anche solo uno dei limiti imposti dallo slave, si rischia di andare fuori da quelle che sono le regole del BDSM e della legalità. Le regole vengono imposte tramite un vero e proprio contratto formale (ovviamente senza alcun valore legale) tra i due con tanto di forme e clausole.

Ci sono poi casi in cui, si preferisce evitare questo tipo di formalismo e si opta per qualcosa di più semplice e intimo, ovvero, la comunicazione! Il dominatore e il sottomesso, parlano e discutono su quali siano i propri desideri sessuali e i propri gusti, anche perché nel BDSM ci sono sempre pratiche nuove da sperimentare ed è, quindi, importante parlarne con il partner prima di fare qualsiasi cosa.

L’importanza della safeword

In questo tipo di rapporti è altrettanto importante decidere insieme una safeword, ovvero, una parola che se pronunciata dal sottomesso, può far terminare i giochi, oppure, anche un gesto o un suono che faccia intendere che si vuole smettere, nel caso in cui, lo slave sia impossibilitato a parlare. Il semplice “no” può essere interpretato come una sorta di “richiesta” a cui il dominatore può scegliere di esaudire o meno, per questo motivo è importante stabilire una parola che sia facile da ricordare e soprattutto immediata.

Pratiche

I ruoli di master e slave non racchiudono, però, solo la sfera erotica. Infatti, il sottomesso dà completa libertà e sottomissione al dominatore, quindi egli può decidere su alcuni aspetti della sua vita, tra cui:

  • Controllo sul sesso: il master decide se lo slave possa o meno godere e gli impone pratiche sessuali.
  • Controllo delle sensazioni: tra cui, provocare fastidio, solletico, disgusto, dolore etc… tramite anche l’utilizzo di specifici oggetti adatti proprio alla pratica BDSM, come: manette, frustini, pinze ecc…
  • Controllo del comportamento: impartendo ordini o regole da seguire.
  • Controllo dell’aspetto: il dominatore impone al sottomesso di depilarsi o di fargli indossare un determinato abbigliamento.
  • Controllo dell’emozioni: creando delle situazioni imbarazzanti o di disagio al sottomesso.
  • Giochi di ruolo: la coppia decide di impersonare altri tipi di ruoli come ad esempio: il maestro/a e l’allievo/a.
  • Farsi venerare: Ci sono anche situazioni in cui il dominatore voglia farsi venerare dal suo sottomesso. Quest’ultimo, lo gratifica e si prende cura di lui tramite la cura del corpo, massaggi ecc…
Top e Bottom: le altre due facce del BDSM

Varie di queste pratiche possono anche essere fatte per il puro piacere di farle, senza che vi sia uno scambio di potere e in questo caso si parla più propriamente di Top e Bottom. Quando parliamo di Bottom, non parliamo di schiavo vero e proprio ma, bensì, di colui che si sottomette al proprio top/master durante i giochi sessuali e prova piacere nel farsi frustare, legare, umiliare ecc… Questo tipo di rapporto è limitato alla sfera privata e molto raramente viene esposta in pubblico ed è un tipo di relazione che rientra, invece, nella categoria bondage. Lo slave, a differenza del bottom, è una condizione di “schiavitù” vera e propria ed è molto più legata alla sfera mentale che sessuale.

Ovviamente, che sia master e slave o top e bottom, la cosa più importante di tutte è che, prima di attuare qualsiasi tipo di pratica, bisogna avere sempre e comunque il consenso da entrambe le parti. Detto ciò, buon divertimento!

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