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Masturbazione Compulsiva: Quando l’Autoerotismo Diventa Dipendenza

Tutti ci masturbiamo e chi nega, mente spudoratamente! Ma attenzione, non c’è nulla di male nel procurarsi piacere da soli, sia che tu sia single, sia che tu sia in coppia. Ma quand’è che la masturbazione diventa compulsiva e quindi malsana? Te lo spieghiamo a breve, nel nostro articolo!

Cos’è la masturbazione compulsiva

Come ben sappiamo, la masturbazione è un atto autoerotico praticato da chiunque per ottenere piacere sessuale! La masturbazione in sè, non deve essere vista come qualcosa di proibito o peccaminoso, anzi! Soprattutto se praticata regolarmente, fa molto bene per allentare lo stress e addirittura per combattere l’insonnia. L’autoerotismo è un ottimo alleato anche quando in coppia perché può aiutare ad avere maggiore confidenza col proprio corpo e capire quali sono i movimenti o i punti giusti da sollecitare per ottenere un piacere maggiore durante i rapporti sessuali. Soltanto così è possibile raggiungere una stabilità emotiva e fisica con se stessi e con chi ci sta accanto.

Ma cosa succede se la masturbazione diventa compulsiva? L’autoerotismo infatti, può assumere dei connotati negativi nel momento in cui si trasforma in dipendenza, assumendo caratteristiche compulsive e ossessive, e arrivando ad incidere negativamente sulla vita relazionale e intima dell’individuo. Quindi, chi soffre di questa dipendenza, continua a masturbarsi nonostante sia consapevole che non riuscirà ad avere la soddisfazione desiderata.

Ci teniamo a precisare che, chi si masturba più volte al giorno, non vuol dire che soffra di masturbazione compulsiva perché tale comportamento diventa malsano soltanto nel momento in cui provochi malessere e senso di colpa nell’individuo.

Cause dell’autoerotismo compulsivo

La domanda sorge spontanea… Quali sono le cause della masturbazione compulsiva? E’ possibile uscirne?
Come abbiamo accennato prima, la masturbazione spesso, viene messa in atto per diminuire lo stress (e non c’è nulla di male in questo), per allontanare i pensieri negativi, per noia ecc. Ma quando questo comportamento diventa eccessivo ed addirittura debilitante, bisogna correre ai ripari. Chi ha una vera e propria dipendenza dalla masturbazione, pur attuando l’atto autoerotico, non prova nessun tipo di piacere nel post-orgasmo, al contrario, alimenta ancora di più la sua angoscia e i suoi pensieri negativi. In questo caso, bisogna capire a cosa sia dovuto questo comportamento disfunzionale e cercare di uscirne.

Autoerotismo compulsivo

Conseguenze della masturbazione compulsiva

La masturbazione compulsiva comporta tantissime conseguenze negative. Vediamo insieme quali:

Non si riesce a smettere

Chi soffre di questo disturbo, nonostante cerchi con tutte le sue forze di limitare le sessioni di autoerotismo, alla fine cade sempre nel baratro e il tempo dedicato alla masturbazione, invece di diminuire, aumenta sempre di più. Il bisogno di masturbarsi diventa sempre più forte e controllarsi è il modo peggiore per smettere. In questi casi, soltanto con l’aiuto di uno specialista è possibile trovare una via d’uscita.

Masturbarsi in pubblico

Quando la dipendenza, l’ossessione vera e propria per questa pratica sessuale, diventa sempre più forte, riesce a sbloccare nelle persone qualsiasi tipo di freno inibitorio. Infatti, chi soffre di questa patologia, spesso e volentieri, si masturba anche quando è in presenza di altre persone, perdendo completamente il timore e l’ansia di essere scoperti.

La masturbazione come unico pensiero

Un po’ come chi fa uso di sostanze stupefacenti, l’autoerotismo diventa una vera e propria dipendenza dalla quale non si può fare a meno. Il masturbatore compulsivo non fa altro che pensare alla masturbazione, che sia a scuola, a lavoro, in palestra, con gli amici ecc. l’unico pensiero è soltanto quello. Non è strano sentire di persone che abbandonano qualsiasi tipo di attività lavorativa, sociale e relazionale pur di dedicarsi alla masturbazione.

Calo del desiderio sessuale

Chi soffre di masturbazione compulsiva, subisce un peggioramento anche nella sfera sessuale. Fare sesso in coppia diventa sempre più difficile perché questa patologia provoca anche altri tipi di problemi come: la disfunzione erettile e problemi con l’eiaculazione. Ovviamente, questo discorso non è mirato soltanto agli uomini, ma anche alle donne! Infatti, anorgasmia e assenza di lubrificazione sono le situazioni più ricorrenti per le donne che soffrono di autoerotismo compulsivo.

Danni piscologici e fisici

La masturbazione compulsiva, oltre a generare un grande senso di colpa e inadeguatezza, può generare anche danni fisici. Bruciore intimo, arrossamento ed altri problemi intimi potrebbero insorgere a causa dell’estrema ed eccessiva sollecitazione della zona genitale.

Curare la masturbazione compulsiva

La masturbazione compulsiva rientra tra i disturbi del comportamento sessuale compulsivo e come tale ha bisogno di essere curato. Ciò può avvenire grazie all’aiuto di uno specialista! Molto spesso, questo disturbo nasce a causa di problemi molto più profondi e venirne a capo, è il primo passo per la guarigione. Il nostro consiglio è quello di prendere coscienza di avere un problema e rivolgersi a qualcuno che sappia davvero come trattare questa patologia.

Come abbiamo già accennato prima, fare finta di niente, con la speranza che questo impulso diminuisca col tempo, è totalmente inutile perché non farà altro che peggiorare. Curare questo disagio è possibile grazie a specifici percorsi di psicoterapia o anche grazie a sedute di coppia (se si è fidanzati) per superare insieme questo difficile ostacolo. Tutto questo però deve essere accompagnato da una grande forza di volontà nel voler cambiare il proprio stile di vita.

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